Leszek WOZIŃSKI
Junior Audit Manager presso RSM Poland
Le transazioni economiche stipulate dai contribuenti richiedono una documentazione adeguata. A tal fine vengono utilizzati i libri contabili. I libri contabili hanno valore di prova, pertanto dovrebbero rappresentare un quadro corrispondente alla realtà.
(In)attendibilità dei libri
Soltanto libri attendibili e tenuti regolarmente hanno valore di prova durante un procedimento fiscale avente luogo innanzi alle autorità fiscali (ai sensi dell’art. 193 Ordinamento fiscale).
I concetti di inattendibilità e di irregolare tenuta sono stati definiti nel codice penale tributario. Conformemente all’art. 53 § 22 del codice penale tributario un libro contabile inattendibile è un libro tenuto non conformemente allo stato reale. Il libro viene ritenuto inattendibile allorché contiene delle registrazioni relative a eventi mai verificatisi, omette eventi esistenti oppure fornisce dati aventi ordini di grandezza non corrispondenti al vero. L’articolo 53 § 23 del codice penale tributario definisce in compenso un libro tenuto irregolarmente in quanto libro tenuto non conformemente alle normative di legge. Nel caso dei libri contabili, una tenuta irregolare implica che gli eventi economici vengono registrati non conformemente ai principi derivanti dalla Legge sulla contabilità (in polacco UoR), e nel caso di contribuenti responsabili della tenuta del libro, in maniera non conforme al decreto in materia di registri fiscali delle entrate e delle uscite. Qualora l’immagine dell’impresa descritta nei libri sia inattendibile e non conforme al vero, sussistono le condizioni per l’applicazione di sanzioni penali fiscali.
Responsabilità per le irregolarità
Le sanzioni per un’irregolare tenuta dei libri vengono individuate sulla base di 3 atti giuridici. Quello di base è rappresentato dal codice penale tributario, a cui fanno ricorso d’ufficio i tribunali e le autorità di contrasto, sovente senza dover entrare troppo nei dettagli di una data questione. Il secondo atto è rappresentato dalla Legge sulla contabilità, tuttavia in tal caso le persone vengono molto raramente ritenute responsabili delle loro azioni. Inoltre la responsabilità per le irregolarità nella tenuta dei libri può essere accertata anche in base alle normative generali del codice penale.
Qualora nel corso di un controllo fiscale oppure a seguito del mancato assolvimento ad altri obblighi, tra cui annoveriamo tra gli altri la mancata presentazione del rendiconto finanziario, vengano rilevate delle irregolarità, in tal caso si applicheranno le normative del codice penale tributario relative alla responsabilità penale, per le irregolarità presenti nella tenuta dei libri. Ai sensi del codice penale tributario per libri non si intendono unicamente i libri contabili, ma anche il registro fiscale delle entrate e delle uscite, le registrazioni, le scritture e simili strumenti di registrazione (soprattutto le memorie fiscali), previsti dalla Legge sulla contabilità.
Ai sensi dell’art. 4 comma 5 della Legge sulla contabilità verrà ritenuto responsabile della tenuta dei libri contabili il direttore dell’unità ed è lui ad assumersi la responsabilità derivante dagli obblighi previsti dalla Legge in materia di contabilità, e anche qualora dia l’incarico della tenuta dei libri a un’azienda esterna, non verrà esonerato dall’obbligo di sorveglianza. La responsabilità può essere estesa unicamente ad altre persone, a cui siano stati affidati dei compiti dietro loro assenso per iscritto.
Per i reati sanzionati da UoR, la polizia e gli organi fiscali sono gli organi preposti all’avvio dell’istruttoria. Per tale motivo le normative penali presenti nella UoR vengono applicate piuttosto di rado. Gli organi summenzionati preferiscono affrontare una data questione alla luce delle normative del diritto penale (per gli organi fiscali è il codice penale tributario, per la polizia il codice penale). Occorre sottolineare che, secondo quanto previsto da UoR, la tenuta inattendibile dei libri contabili rappresenta un presupposto per essere ritenuti responsabili, a prescindere dalla conseguenza, sia essa sotto forma di danno oppure di violazione dell’obbligo fiscale.
Le sanzioni che possono essere comminate per una tenuta inattendibile dei libri sono, conformemente all’art. 61 § 1 del codice penale tributario, una sanzione pecuniaria pari al massimo fino a 240 aliquote giornaliere. Tale sanzione viene stabilita dal tribunale sulla scorta delle condizioni personali e dalle possibilità economiche dell’autore. In caso di irregolarità minori, l’autore dell’illecito è passibile di una sanzione pecuniaria come per le infrazioni tributarie. È inoltre passibile della medesima sanzione colui che tiene i libri in maniera inadeguata. Anche l’articolo 303 del codice penale prevede delle sanzioni per una tenuta irregolare dei libri. Tale responsabilità prevede il massimo della pena detentiva fino a tre anni di carcere, fatto salvo il caso in cui i danni patrimoniali siano ingenti, in tal caso la pena può ammontare fino a cinque anni.
A differenza della Legge sulla contabilità, il codice penale prevede che per infliggere una pena all’autore del reato, egli deve arrecare un danno patrimoniale – la semplice tenuta irregolare dei libri contabili non rappresenta un presupposto per la responsabilità penale. Come si evince da UoR, al contribuente ritenuto responsabile della tenuta irregolare della documentazione può essere comminata una sanzione pecuniaria, oltre che una pena detentiva fino a 2 anni di carcere.