Le imprese operanti sul mercato attuale si sviluppano prevalentemente in modo organico aumentando le loro entrate, i loro utili e la loro posizione sul mercato attraverso azioni interne quali l'acquisizione di clienti, l'introduzione di nuovi prodotti e servizi, la ricerca di nuovi mercati e canali di distribuzione. La crescita organica richiede ai dirigenti rapide ed efficaci capacità decisionale e una programmazione strategica. Lo sviluppo inorganico rappresenta pertanto un'alternativa estremamente interessante.
La vendita dell'azienda di famiglia permane un processo più difficile del disinvestimento attraverso un fondo o una grande multinazionale. La vendita dell'azienda di famiglia comporta grossi cambiamenti per l'imprenditore-proprietario e per i dipendenti. Ciò si ripercuote in primis sui rapporti con clienti e fornitori, ma le ricadute maggiori sono proprio sui dipendenti e sui proprietari.
Di recente ci è stato chiesto di fornire assistenza per la realizzazione di un progetto della serie “mission impossible”. Sul letto di morte il titolare di una ditta individuale si pone la seguente domanda: cosa ne sarà dell’azienda dopo la mia morte? La figlia coinvolta nella gestione dell’impresa intende proseguire l’attività familiare. Purtroppo le imprese individuali cessano di esistere con la morte dell’imprenditore dato che le pratiche di successione durano mesi, se non addirittura anni, e nel frattempo le imprese individuali sono da tempo sparite dal mercato.
A marzo una delegazione di RSM Poland ha preso parte a una conferenza dedicata alla due diligence. L’incontro avvenuto con vari consulenti per le transazioni di tutta Europa ha consentito lo scambio di esperienze e di considerazioni relativamente alle modalità di conduzione della due diligence, sicuramente diverse in Polonia rispetto ai paesi occidentali.
Curiosità vuole che sovente risulta più facile acquistare o vendere una grande azienda con migliaia di dipendenti e un fatturato di miliardi di euro che una con pochi dipendenti e (appena) qualche milione di giro d’affari. Paradossalmente, non è il prezzo da pagare per un’impresa di tali dimensioni a rappresentare l’oggetto della diatriba.
Il luogo in cui si garantisce l’accesso ai documenti all’auditor da parte del venditore è la cosiddetta data room. Esistono due modalità di accesso alle informazioni per un’adeguata due diligence...
Il mio obiettivo non è quello di indicare i vantaggi finanziari del processo di due diligence durante le trattative, in quanto abbiamo già scritto nell’articolo “Due Diligence, verifica che vale milioni” ma vorrei evidenziare il rischio correlato a un’eccessiva fiducia nei propri confronti e della propria infallibilità.
È ormai prassi consolidata durante la prima fase della due diligence firmare tra le parti un accordo di riservatezza, noto in inglese come non-disclosure agreement (NDA).
Relativamente alle differenti realtà economiche di cui sopra, ove la due diligence può avere luogo, e in ragione delle svariate esigenze delle parti interessate, l'analisi può comprendere diversi aspetti dell'attività del potenziale investimento.
Una condizione per intraprendere corrette decisioni di investimento è di avere a disposizione informazioni affidabili e veritiere. Nelle transazioni di compravendita sussiste una considerevole asimmetria di accesso alle informazioni e il venditore possiede sempre una spiccata supremazia a tal riguardo sull’acquirente. Gli investitori che desiderano ridurre al minimo i rischi correlati al potenziale acquisto hanno elaborato una serie di mezzi atti a proteggere i loro interessi. Uno degli strumenti utili a prendere una decisione di investimento con cognizione di causa è la due diligence. Occorre rimarcare che tanto maggiore sarà il rischio di investimento, quanto maggiore sarà l'attenzione da prestare in tale ambito.